Contratto Transitorio

Contratto di affitto ad uso transitorio

Il contratto di locazione ad uso transitorio è così chiamato perchè ha una durata breve e viene stipulato per soddisfare specifiche esigenze temporanee.

Con tale contratto il proprietario di un immobile concede per un limitato periodo di tempo e per un'esigenza transitoria specifica il godimento di un immobile dietro pagamento, per un periodo limitato da 1 ad un massimo di 18 mesi.

A differenza delle altre tipologie contrattuali, non è necessario dare la disdetta perché il contratto scade naturalmente alla fine del tempo indicato.

Tra i motivi più frequenti che spingono alla stipula di tale contratto troviamo il trasferimento del conduttore per motivi di lavoro in un'altra città e per motivi di studio da parte di un ragazzo che deve frequentare un'università in una città diversa da quella di residenza.

Il contratto di locazione ad uso transitorio "ordinario" deve essere redatto utilizzando un modello predisposto dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture (DM 30 dicembre 2002, Allegato C o D). Fra gli elementi che devono essere obbligatoriamente contenuti nel contratto troviamo:

  • le generalità delle parti;
  • la descrizione dell'immobile;
  • l'importo del canone e le modalità di versamento;
  • la durata della locazione;
  • il riferimento all'esigenza transitoria, da comprovarsi con idonea documentazione da allegare allo stesso contratto (ad esempio nel caso di trasferimento per motivi di lavoro la dichiarazione del datore di lavoro). C'è da sottolineare che in caso di mancata specificazione dell'esigenza temporanea, il contratto è soggetto alla disciplina ordinaria e quindi la durata sarà di 4 anni + 4 anni.
  • la clausola con cui il conduttore dichiara di aver ricevuto le informazioni e la documentazione, comprensiva dell'attestato, in ordine all'attestazione di prestazione energetica.

Nei contratti di locazione ad uso transitorio non è necessario dare la disdetta, perché la cessazione del contratto si verifica automaticamente al termine del periodo prestabilito.